Bando Parco Agrivoltaico 2024 - Bando Parco Agrivoltaico B2B

Bando Parco Agrivoltaico 2024 - Bando Parco Agrivoltaico B2B

Bando Parco Agrivoltaico 2024: Gilberto Pichetto guida la transizione ecologica attraverso l’agrivoltaico, mirando a installare oltre 1 gigawatt entro il 2026 con generosi sostegni finanziari dal PNRR per i parchi agrivoltaici.

Il decreto recentemente firmato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, è destinato a promuovere l’agrivoltaico innovativo, contribuendo alla realizzazione di impianti agrivoltaici all’avanguardia

Il provvedimento, già approvato dalla Commissione europea, si propone di installare almeno 1,04 gigawatt di sistemi agrivoltaici avanzati entro il 30 giugno 2026. Ciò sarà possibile attraverso due principali misure: 

  • Un contributo in conto capitale, finanziato con oltre un miliardo di euro dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), pari al 40% dei costi ammissibili.
  • Una tariffa incentivante basata sulla produzione di energia elettrica netta immessa in rete, stimata a 21 milioni di euro all’anno, a carico degli oneri di sistema. La gestione di questa iniziativa sarà affidata al Gestore Servizi Energetici (GSE).

Il decreto stabilisce che il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) avrà il compito di monitorare e gestire l’esecuzione del programma. Questo include non solo la distribuzione finanziaria ma anche la supervisione tecnica e ambientale delle installazioni per assicurare che siano conformi agli standard previsti. Ciò garantisce un’attuazione efficiente e orientata agli obiettivi del progetto, mirando a ottimizzare l’interazione tra produzione energetica e pratiche agricole sostenibili.

 

 

 

Bando Parco Agrivoltaico

incentivi fino al 40%

Il Ministro Pichetto sottolinea che l’agrivoltaico innovativo rappresenta una chiave essenziale per la decarbonizzazione, sottolineando l’importanza di un uso intelligente e sostenibile del suolo, in grado di beneficiare l’ambiente, la produzione e lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Questo include la promozione della biodiversità, il miglioramento delle condizioni del suolo e la protezione delle risorse idriche.

Le tecnologie agrivoltaiche, grazie alla loro capacità di limitare l’erosione e migliorare il microclima locale, possono giocare un ruolo cruciale nel preservare e potenziare la salute del suolo.

Promozione di soluzioni ad alta efficienza

Il Decreto promuove la realizzazione di soluzioni costruttive innovative, principalmente a struttura verticale con moduli ad alta efficienza. Queste soluzioni consentiranno la coesistenza di diverse attività del suolo, favorendo la produzione di energia compatibile con le attività agricole e promuovendo il recupero dei terreni per usi produttivi.

Le soluzioni costruttive promosse dal decreto, che includono strutture verticali con moduli fotovoltaici ad alta efficienza, sono progettate per massimizzare la produzione di energia pur mantenendo o addirittura migliorando la produttività agricola.

Tali strutture verticali non solo ottimizzano l’utilizzo dello spazio, permettendo che la terra sotto di loro continui a essere utilizzata per la coltivazione o il pascolo, ma sono anche più efficaci nel catturare la luce solare, aumentando l’efficienza energetica complessiva.

Bando Parco Agrivoltaico 2024 – Cosa prevede il decreto 

Per incentivare la partecipazione dell’imprenditoria agricola, il decreto prevede due contingenti di potenza.

Vediamoli nel dettaglio
  • Un primo contingentato a 300 MW destinato al comparto agricolo per impianti fino a 1 MW, con accesso tramite registri. Questo segmento è particolarmente significativo perché permette di mantenere l’integrità e la continuità dell’uso agricolo del terreno, mentre si produce energia sostenibile. L’accesso a questo contingente è regolato da un sistema di registri, progettato per essere semplice e diretto, facilitando così la partecipazione di numerosi agricoltori. 
  • Un secondo da 740 MW aperto anche alle associazioni temporanee di imprese agricole, con accesso tramite procedure competitive per impianti di qualsiasi potenza. Questa parte del programma consente l’installazione di impianti di dimensioni maggiori e utilizza procedure competitive per assegnare le capacità. Garantendo che solo i progetti più efficaci e innovativi ricevano l’approvazione. Questo approccio è volto a stimolare l’innovazione e l’efficienza nel settore, promuovendo allo stesso tempo la collaborazione tra diverse entità nel campo agricolo.

Le installazioni devono garantire la continuità dell’attività agricola e pastorale nel corso della vita utile degli impianti e sono soggette a monitoraggio riguardante microclima, risparmio idrico, recupero della fertilità del suolo, resilienza ai cambiamenti climatici e produttività agricola.

Il documento del Ministero della Transizione Ecologica definisce le Linee Guida in materia di impianti agrivoltaici, stabilendo requisiti e caratteristiche. Gli impianti agrivoltaici devono preservare la continuità delle attività agricole e pastorali sul sito di installazione, garantendo al contempo una buona produzione energetica da fonti rinnovabili.

Per essere classificati come “agrivoltaico avanzato“, gli impianti devono rispettare requisiti aggiuntivi, includendo soluzioni innovative e un sistema di monitoraggio completo che valuti impatti su colture, risparmio idrico, produttività agricola, recupero della fertilità del suolo, microclima e resilienza ai cambiamenti climatici.

Questo include l’uso di moduli fotovoltaici che non solo generano energia in modo efficiente ma sono anche progettati per ottimizzare l’uso della luce e dell’acqua. Un sistema di monitoraggio completo, parte integrante di ogni impianto avanzato, deve fornire dati dettagliati su vari aspetti ambientali e produttivi, consentendo un miglioramento continuo delle tecniche e delle pratiche adottate.

 

Bando Parco Agrivoltaico 2024 - Cosa prevede il decreto 

 

Bando Parco Agrivoltaico 2024 – Cosa prevede il PNNR

Il PNRR prevede che questa misura di investimento contribuirà alla sostenibilità ambientale ed economica delle aziende coinvolte nel settore agricolo. L’obiettivo è rendere il settore più competitivo, riducendo i costi energetici e migliorando le prestazioni ambientali complessive.

Una delle novità introdotte dal PNRR in questo ambito è l’attenzione verso la valorizzazione dei prodotti agricoli che provengono da aree agrivoltaiche. Studi e piloti specifici saranno finanziati per esplorare e documentare come la co-presenza di impianti fotovoltaici influenzi la qualità e le caratteristiche dei prodotti agricoli. L’obiettivo è quello di creare un marchio di qualità che possa essere riconosciuto sul mercato, aumentando il valore aggiunto di tali prodotti.

Inoltre, il PNRR prevede specifici programmi di formazione per gli agricoltori, volti ad educare e informare su come gestire al meglio le tecnologie agrivoltaiche. 

Inclusa la formazione su nuove tecniche di agricoltura sostenibile che siano compatibili con l’installazione e l’esercizio degli impianti fotovoltaici.

L’investimento in capitale umano è cruciale per garantire che le innovazioni tecnologiche siano utilizzate in modo efficace e che contribuiscano alla sostenibilità a lungo termine delle aziende agricole.

Il piano prevede anche la creazione di un network di supporto che collega i centri di ricerca, le università e le aziende nel settore dell’energia rinnovabile e dell’agricoltura. Questo network avrà il compito di monitorare continuamente l’efficacia delle politiche implementate, proponendo aggiustamenti e miglioramenti in base ai risultati ottenuti e alle evoluzioni del mercato e del clima.

In questo modo, il Bando Parco Agrivoltaico 2024 e il PNRR insieme mirano a trasformare il settore agricolo italiano in un esempio di innovazione, sostenibilità e competitività, promuovendo un modello di sviluppo che potrebbe servire da benchmark a livello internazionale.

Bando Parco Agrivoltaico 2024 - Cosa prevede il PNNR

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